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Christopher Caldwell - L'ultima rivoluzione dell'Europa. L'immigrazione, l'Islam e l'Occidente (2009) PDF In pochi anni, alla fine del XX secolo, l'Europa è diventata una società multietnica: senza alcuna programmazione, senza alcun progetto, senza una guida politica. Oggi su 375 milioni di europei, ben 40 milioni vivono fuori dal loro paese d'origine: in quasi tutte le nazioni e le città europee, gli immigrati sono più del 10%. La maggior parte di loro arriva dall'Africa, dall'Asia, dall'America Latina. Ma questi immigrati - che hanno culture e tradizioni molto diverse dalle nostre - in quale misura sono assimilabili? E che cosa succederà degli "indigeni" europei, con il loro basso tasso di natalità e sempre più anziani? E in particolare, quale può essere il rapporto con una minoranza di 20 milioni di persone, culturalmente coesa, come quella musulmana? Download Links https://filecrypt.cc/Container/F0F547F6D1.html https://www.keeplinks.co/p45/5c811bfb7792b
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Massimo Franco - L'assedio. Come l'immigrazione sta cambiando il volto dell'Europa e la nostra vita quotidiana (2016) EPUB/AZW3/PDF Un milione di migranti in Europa nel 2015: è giusto definirlo un assedio? O sarebbe più corretto parlare di "sindrome dell'assedio"? Massimo Franco racconta le ambiguità e le contraddizioni di questa "parola-matrioska" che porta in sé tanti significati diversi. L'immigrazione, secondo lui, è il riflesso di un assedio all'Unione Europea che ha avuto inizio qualche anno fa e che è condotto non solo da fuori ma anche dal suo interno. I migranti sarebbero quindi il sintomo e non la causa dello sconvolgimento in atto, gli acceleratori di cambiamenti e difficoltà cominciati ben prima. La tendenza, oggi, è quella di farne invece facili capri espiatori. In realtà, i profughi e i clandestini che arrivano da Siria, Iraq, Africa subsahariana e Maghreb sono gli ultimi assedianti, in ordine di tempo, dell'Europa. Nel passato recente, i colpi al mito del "Continente perfetto", alla sua stabilità, sono venuti proprio dagli Stati membri: dai nazionalismi cresciuti nelle pieghe della crisi economica e di antichi e nuovi pregiudizi. E nella loro scia è emerso un populismo che usa una migrazione epocale come pretesto per politiche sempre più autarchiche. Ne emerge una transizione caotica, per l'incapacità dei governi di prevederla e di coglierne i vantaggi, senza dimenticare che alcune crisi mediorientali sono state aggravate dagli errori strategici dell'Occidente. Download Links https://www.keeplinks.co/p45/5b718ba970b32 https://filecrypt.cc/Container/DC516BA9EF.html