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Sergio Giuntini - Marinetti e la «guerra festa». Futurismo e interventismo sportivo nella grande guerra (2015) EPUB/PDF Con questo saggio l'autore affronta la Cima Coppi della storia italiana, avvolta nelle nebbie di letture marcatamente contrapposte. Quale significato va attribuito all'evento epocale costituito dalla Grande Guerra? Ci troviamo di fronte all'ultima delle guerre di indipendenza che viene a suggellare un "lungo Risorgimento"? Ad un elemento della "autobiografia della nazione" contrassegnata da una sostanziale continuità di ambienti, di valori, di aporie e di contraddizioni? Ad un trauma profondo e irreversibile che mette in moto un processo inarrestabile di disgregazione culminato con la nascita del regime? Per fare luce su questo nodo ineludibile Giuntini adotta un metodo originalissimo. Ad ogni tornante sono in attesa uomini di fama e anonimi compagni che si danno il cambio nel narrare le loro esperienze, spesso straordinarie, sempre esemplari nella ricostruzione del clima surriscaldato dell'epoca. Filippo Tommaso Marinetti, del quale il nostro sa di tutto e di più. Lo stato maggiore futurista al gran completo, in procinto di avventurarsi nella "guerra - festa" inquadrato nei ranghi del Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti. L'onnipresente Gabriellino D'Annunzio. Le penne intinte nell'inchiostro interventista dei redattori de "La Gazzetta dello Sport". I reparti di arditi che, "bombe a man e carezze di pugnal", trasferiranno nelle squadre di azione fasciste le loro tecniche di addestramento e di azione, i loro elementi simbolici, i loro cupi rituali. Download Links https://www.keeplinks.co/p45/5b8a73e70da45 https://filecrypt.cc/Container/A78F181C9A.html
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Sergio Giuntini - Garibaldi fu sportivo. Il tiro a segno dall'Unità alla grande guerra (2014) EPUB/PDF Convinto fautore della "Nazione Armata", Giuseppe Garibaldi fu una sorta di sportivo ante litteram: un moderno "pentathleta" in camicia rossa. Nuotatore provetto, autore di numerosi salvataggi in mare, cavaliere "sgraziato" ma efficace, antiaristocratico spadaccino d'assalto, podista per precipitose necessità di fuga e, soprattutto, gran cacciatore dalla mira eccellente, l'Eroe dei due mondi si impegnerà, fra Risorgimento ed esordi del nuovo Regno unificato, in un'instacabile opera di proselitismo a favore del Tiro a segno. Il tassello essenziale su cui fondare il suo progetto democratico d'un esercito di massa di matrice giacobina. Il fucile era la sua "Santa carabina" e, nel 1860, chiamava così a raccolta il suo volontariato: "Tutte le classi dei cittadini si diano la mano. I ricchi facciano le spese, i poveri si addestrino alle armi per rivendicare e difendere insieme con i ricchi la cosa comune. Ogni Municipio abbia il suo Tiro al bersaglio. Bando al lusso e alle spese superflue. Una tavola e un riparo di terra bastano. Chi sarà più presto in grado di mandar all'Esercito e ai Volontari maggior numero di tiratori e di migliori avrà ben meritato alla Patria". Il volume, esauritasi l'appassionata stagione garibaldina, segue passo passo il progressivo processo di "normalizzazione" del Tiro a segno, con cui si intese cancellarne ogni tendenza politica radicale, nell'Italia umbertina e fino allo snodo epocale della Grande Guerra. Un processo di trasformazione dal quale inizierà a emergere in modo più chiaro, seppur sempre subalterno a delle esigenze primarie d'ordine militare, anche il suo profilo agonistico-sportivo oggi largamente prevalente. Download Links https://www.keeplinks.co/p45/5b8a7116c6a37 https://filecrypt.cc/Container/306C906DAE.html