Angela Donati - Epigrafia romana. La comunicazione nell'antichità (2002)
PDF
Scrittura e lettura sono le forme più diffuse della comunicazione nell'antichità; il loro possesso, la loro conoscenza qualificano socialmente l'individuo, consentono di ripercorrere le diverse fasi del lavoro epigrafico e di individuare la presenza di operatori distinti che agiscono insieme per la realizzazione del monumento iscritto. Larga parte della funzione comunicativa è affidata, nel mondo antico - e romano in particolare - alla scrittura, soprattutto a quella «esposta», sotto gli occhi di tutti, come è l'iscrizione, sia essa pubblica o privata, sacra o funeraria; analoga funzione può essere attribuita anche alla moneta, forse più per il valore semantico delle immagini che vi sono riprodotte che per quello della leggenda, che però accanto all'indicazione dell'imperatore e/o dei magistrati (il cui nome è riprodotto con sigle che, pur se di facile comprensione, potrebbero non essere intese soprattutto dalla parte ellenofona della popolazione) reca pur sempre quella del nominale che non poteva non essere compreso da tutti. Iscrizioni esposte e monete costituiscono la via primaria per l'acculturazione nel mondo romano: altri documenti scritti- come quelli su supporto papiraceo, si tratti di opere letterarie o di altro tipo di documenti - non hanno una funzione pubblica, non sono esposti ali' attenzione di tutti coloro che vi passano accanto o che li rigirano fra le mani e la loro diffusione è limitata ai destinatari stessi del documento, che al più possono contarsi in poche decine di persone, la maggior parte delle quali si può presumere fossero già alfabetizzate.
Download Links
https://filecrypt.cc/Container/CADCBDFA7B.html
https://www.keeplinks.co/p45/5c8759c75929d