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Historica N.75 - La Brigata Ebraica (Gennaio 2019)
iTALiANO ha pubblicato una discussione in » Fumetti & Comics
Historica N.75 - La Brigata Ebraica (Gennaio 2019) Italiano | CBR + PDF | 158 pagine | 290 MB Nel luglio del 1944, mentre la terribile sorte degli ebrei europei non poteva più essere nascosta dagli uomini del Reich, il premier britannico Winston Churchill autorizzò la costituzione della brigata ebraica, tre battaglioni di fanteria e unità di supporto per un totale di circa cinquemila uomini. Come bandiera di combattimento fu scelta la stella di David azzurra su campo bianco, i colori del tallit, lo scialle di preghiera rituale. Distintasi per aver partecipato alla liberazione dell'Italia, la brigata fu decisiva per la migrazione in Palestina dei sopravvissuti ai campi di sterminio e la creazione di quel piccolo esercito che per primo difese l'appena nato stato di Israele. Questa è la sua storia. Download Links Easybytez - Rapidgator https://filecrypt.cc/Container/3997C74F61.html https://www.keeplinks.org/p95/5ffb311a6b4c4 -
Giulio Busi - Città di luce. La mistica ebraica dei palazzi celesti (2019) PDF «La letteratura dei palazzi, o Hekalot, come si chiamano in ebraico, è antica, misteriosa, difficile. Mette soggezione anche al lettore esperto, abituato a vedersela con i testi astrusi della qabbalah, la sapienza segreta del giudaismo, che si è forgiata tra il XIII e il XVI secolo. Per quanto siano complesse le allegorie dei mistici medievali e della prima età moderna, questi palazzi a perpendicolo su dirupi di luce rimangono una meta proibitiva, quasi irraggiungibile. La letteratura degli Hekalot precede la qabbalah. La precede nel tempo, giacché comincia a costituirsi nei primi secoli dell'età volgare, e la precede nell'ordine mentale e nell'immaginario collettivo. Chi giunge alle dimore divine, e riesce a penetrarvi, entra in un'aristocrazia sapienziale, invidiata e ambita. Il percorso è pericoloso. Alle porte degli edifici superni vigilano guardiani scorbutici e maneschi. Bisogna saperli prendere con le buone, ingraziarseli, oppure aggirarli ricorrendo a qualche aiuto altolocato. Ma non è solo l'itinerario difficile a respingere molti, o forse quasi tutti. Il problema, con cui si scontrava l'adepto in età antica, e che ancora oggi scoraggia più di un lettore, è capire il perché di tanta fatica. Cosa si trova in cielo? Beninteso, non nel cielo volgare dei nostri viaggi intercontinentali. Quello che qui importa è il cielo incontaminato della sapienza primordiale. Il cielo abitato da Dio e dalla sua corte celeste. Il cielo affollato di angeli, protetto da mura altissime di tizzoni accesi, a un tempo percorso da melodie dolcissime e scosso da paurosi boati. Cosa c'è da vedere, cosa c'è da sapere? Questo è l'argomento del nostro libro. Le pagine che seguono sono una risposta alla domanda che, da sempre, s'è fatta a chi torna. Cos'hai visto? Ne valeva la pena? Cosa c'è "là"»? (dall'Introduzione) Download Links https://filecrypt.cc/Container/10F2553B38.html https://www.keeplinks.org/p45/5e4a830fbfa39
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Bruno Osimo - Dizionario affettivo della lingua ebraica (2018) .mp3 - 64 kbps Letto da: Bruno Osimo | Durata: 6 ore e 40 min | 188 MB Dizionario affettivo della lingua ebraica è l'esordio narrativo di Bruno Osimo, studioso e docente di traduzione. In ebraico papà si dice 'aba'; dunque, nemmeno a farlo apposta, la prima voce è papà. Da qui in poi ogni voce è un appiglio, una lente, uno specchio della storia di Bruno. Tra zii fuggiti in Inghilterra e in America durante la Catastrofe, calzini spaiati, piaceri e dispiaceri della carne, cammina Bruno senza bussola nel mondo, finché non scopre che la lingua parlata da sua madre, e spacciata per italiano corrente, è in realtà mammese, o tampònico: una lingua che non descrive la realtà come appare, ma come apparirebbe se non facesse paura, se non mettesse in imbarazzo, se non suscitasse emozioni. Cominciare a tradurre dal mammese salva la vita a Bruno e gli insegna l'arte della differenza, la difficoltà di comunicarla; l'arte di adattare e di adattarsi. Si trasforma così in un traduttore alfiere: indomito, sempre in servizio. Alle prese con paure improvvise ma dotato anche di risorse segrete: per esempio una mano morbida e asciutta che a volte lo protegge quando vede le cose brutte davanti a sé. È la mano che suo padre gli metteva sugli occhi e sulla fronte quando, facendo spese il sabato mattina, il macellaio alzava la mannaia. L'audiolibro, letto dall'autore, è realizzato da Marcos y Marcos per la collana AudioMarcos. Download Links https://filecrypt.cc/Container/8F7121B96B.html https://www.keeplinks.org/p45/5d5bfabc3708f
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Gianpaolo Anderlini - Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica (2015) EPUB/AZW3/PDF Quando si affronta, con sguardo esterno, il tema della tavola e del cibo nella tradizione e nella cultura ebraica, si è portati a concentrarsi sull'insieme di regole, apparentemente rigide e limitanti, della kashrùt. Cos'è kashèr (ammesso)? Cosa non lo è? Come si macellano gli animali? Come si conservano i cibi? Come si cucinano? Perché si debbono tenere separati i latticini dalla carne? In realtà, la tavola e il cibo non sono il risultato di limitazioni e di regole, ma sono elemento determinante nella definizione della "identità" ebraica perché sono il luogo della separazione e della santità. Così la casa diviene un santuario e la tavola un altare: "La casa, più della sinagoga, è il centro della vita religiosa, il luogo privilegiato per l'esercizio e lo sviluppo della religiosità. La casa, Miqdash me'at, santuario in scala ridotta, in passato includeva anche alcune prerogative del Beth hammiqdash, il Tempio, e in seguito ne ha ereditato anche i simboli. E' così che la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l'altare domestico" (Ernest Gugenheim). Download Links Backin https://filecrypt.cc/Container/FC9FB108C1.html